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    DJI Mini 3 Pro: il drone leggero più performante di sempre

    Ad ogni uscita, DJI sembra racchiudere più funzionalità in droni sempre più piccoli. Il Mavic 3 lanciato l’anno scorso era un drone relativamente piccolo con un sensore da fotocamera mirrorless, qualità video professionale e altro ancora. Ora, ha portato molta di quella tecnologia su un drone ancora più piccolo, il Mini 3 Pro. È più capace sulla carta rispetto al Mavic Air 2, un modello con dimensioni più che doppie.

    Con i suoi 249 grammi di peso, il Mini 3 Pro è abbastanza leggero da evitare la maggior parte delle normative sui droni. Ma DJI è riuscita ad inserirci un sensore più grande della maggior parte degli smartphone ed è in grado di rilevare ostacoli che lo circondano. A differenza del Mavic Mini 2, offre 4K a 60 fps e 120 fps slow-mo, oltre alla maggior parte delle funzionalità AI presenti sul Mavic 3 come ActiveTrack, QuickShots e MasterShots.

    Il nuovo design del Mini 3 Pro

    Pro

    • Ottima qualità dell’immagine
    • inseguimento del soggetto ActiveTrack
    • Potente sistema di evitamento degli ostacoli APAS
    • Nessun “patentino” richiesto
    • Pratico nuovo telecomando con display integrato (DJI RC)

    Contro

    • Trasmissione video RC non eccezionale (test effettuato con fw in versione beta)
    • Non ideale per le riprese notturne
    • Il prezzo più elevato rispetto al Mini 2

    Le sue dimensioni ridotte ed il peso leggero lo rendono più maneggevole rispetto al Mavic 3. Il Mini 3 Pro costa tra € 839 (nella versione base) ed € 1009 (nella versione con radiocomando RC con display integrato).

    Il drone nella versione standard
    Il drone nella versione con il nuovo controller DJI RC

    Il Mini 3 Pro è così piccolo che puoi portarlo assieme al telecomando RC, tre batterie ed un caricabatterie in una borsa di piccole dimensioni; ciò lo rende lo strumento perfetto da portare sempre con se durante i viaggi, le escursioni e le attività all’aria aperta. Inoltre, grazie al suo peso, inferiore ai 250 grammi, può essere pilotato senza alcuna attestazione (c.d. patentino).

    La batteria standard, secondo DJI, consente fino a 34 minuti di volo. Durante i test, la durata reale si è attestata a circa 30 minuti, con l’avviso di RTH (ritorno al punto di partenza) che si è attivato dopo circa 25 minuti. Con un drone così leggero, questi valori sono fortemente influenzati dal vento e da altri fattori.

    DJI offre come optional una batteria maggiorata (Intelligent Flight Battery Plus) che aumenta la durata del volo sino a 47 minuti. Incredibile per un drone di queste dimensioni!!! DJI precisa però che la batteria ad alta capacità, non è disponibile nell’UE ed in altre regioni a causa delle normative locali (il peso totale del drone supererebbe i 249 grammi)

    Per aumentarne l’efficienza in volo il Mini 3 Pro, grazie alla posizione inclinata durante la marcia ed alla sua forma aerodinamica, offre una minore resistenza all’aria. La riprogettazione ha anche permesso a DJI di utilizzare eliche più grandi per aumentare l’efficienza della propulsione, grazie alle quali questo drone è incredibilmente silenzioso. Sopra i 50 metri, non si sente nulla.

    I sensori presenti nella parte inferiore del drone

    Mentre il Mini 2 era completamente privo di sistemi per l’evitamento degli ostacoli, il Mini 3 Pro è dotato del sistema APAS 4.0 grazie al quale può rilevare oggetti nella parte anteriore, posteriore ed inferiore; il tutto con una visibilità di rilevamento abbastanza ampia.

    DJI afferma che la trasmissione video 1080p OcuSync 3.0 RC supera i 12 km, ma durante i test (con fw non definitivi) tale distanza non è stata raggiunta. Se non si dispone di una linea di vista diretta, tende a perdere il segnale molto più rapidamente rispetto al Mavic 3.

    La fotocamera è in grado di ruotare di 90 gradi e nella risoluzione 4K raggiunge i 60 fps, il doppio rispetto al Mini 2 ed al Mavic Air 2. La possibilità di inclinarsi verso l’alto, permette di effettuare ad esempio scatti di edifici, scogliere, ecc… Ha un sensore relativamente grande da 1 /1,3 pollici da 48 megapixel, più grande di quello dell’iPhone 13 e solo il 40% più piccolo del sensore da 1 pollice del DJI Mavic 2 Pro. Offre Dual Native ISO per una migliore sensibilità HDR ed in condizioni di scarsa illuminazione; l’ obiettivo ha un’ apertura fissa f/1.7 equivalente a 24 mm.

    E’ possibile scattare foto ad alta risoluzione da 48 megapixel oppure combinare quattro pixel in uno per immagini da 12 megapixel con una migliore sensibilità notturna. Ha uno zoom digitale 2X per i video 4K e 4X per i video 1080p.

    Le specifiche video sono impressionanti considerato che stiamo parlando di un drone di dimensioni molto contenute. Il 4K e 2.7K raggiungono i 60 fps, mentre il 1080p raggiunge i 120 fps. Il drone ha una memoria interna di 1,25 GB, espandibile con microSD.

    La nuova fotocamera che ruotando di 90° permette di realizzare foto in verticale

    Una features interessante è la vera modalità video verticale per la condivisione sui social media. Per massimizzare la qualità foto/video, il gimbal ruota fisicamente la fotocamera verticalmente. In questo modo, si possono ottenere foto e video a piena risoluzione sia che si scatti in modalità orizzontale o verticale.

    Per chi non vuole utilizzare il proprio smartphone con il solito telecomando DJI RC-N1, nella versione combo, al prezzo complessivo di 1.009 euro, è possibile ottenere il nuovo telecomando RC che dispone di un grande schermo integrato. Simile al più costoso DJI RC Pro ma, ovviamente, il display non ha la stessa luminosità e nitidezza alla luce del sole (1000 nits contro 700 nits).

    Ad ogni modo, lo schermo di dimensioni generose, la comodità rispetto all’uso di uno smartphone, il prezzo vantaggioso nella versione combo, lo rendono estremamente conveniente rispetto all’uso del telecomando standard RC-N1.

    A differenza dell’RC-N1, ha pulsanti separati per foto e video. Premendo uno dei due è possibile cambiare rapidamente la modalità tra video e foto, in modo da evitare di dove navigare tra i menu’.

    E’ dotato di porte di ricarica USB ed host, insieme ad uno slot per schede microSD che permette la registrazione del video ricevuto in wireless dal drone. Al momento DJI non ha ancora fatto sapere se il radiocomando sarà venduto anche separatamente oppure in accoppiata con altri modelli di drone.

    Prestazioni

    Una delle principali lamentele verso il Mavic 3 era il fatto che molte funzionalità, come l’ ActiveTrack non erano disponibili al lancio ed arrivarono solo dopo alcuni mesi. Fortunatamente, il Mini 3, già alla data di lancio, ha attive le features promesse.

    Il sistema di rilevamento degli ostacoli, APAS 4.0, è stato testato tra i rami di un bosco, dove il piccolino ha battuto il fratellone Mavic 3 Pro. Quest’ultimo, era molto più lento e spesso si fermava completamente piuttosto che aggirare gli ostacoli.

    Da notare che FocusTrack 4.0 ed ActiveTrack funzionano solo a 4K 30p

    Il Mini 3 Pro si è anche ben comportato in vari scenari QuickShots e MasterShots. In un caso, mentre tentavo di utilizzare la funzione Helix, ha rilevato un ostacolo (un tetto) e si è fermato. Queste funzioni (Helix, Boomerang, Dronie, Rocket e Circle) hanno funzionato perfettamente sul Mini 3 Pro, anche se la qualità video è limitata a 1080p. Ottima anche la funzione Hyperlapse con cui ho creato un bel video time-lapse notturno.

    Qualità dell’immagine

    le immagini riprodotte sono di ottima qualità, al livello di un ottimo smartphone. In generale, i video sono nitidi e con colori accurati. Ovviamente, un sensore piccolo, non può competere con quello di una fotocamera mirrorless o del Mavic 3.

    Offre una modalità pro completamente manuale per controllare il bilanciamento del colore, l’otturatore, l’ISO e altro ancora. Tuttavia, la maggior parte degli utenti probabilmente lo lascerà in modalità automatica e modificherà le impostazioni di compensazione dell’esposizione. Attenzione però nella modalità automatica ai cambi rapidi di esposizione, quando ad esempio si punta dapprima verso terra e poi in cielo.

    Il Mini 3 Pro offre 60 fps a 4K per video più fluidi con soggetti in rapido movimento. L’aggiunta dello slow-motion a 120 fps per il 1080p è un’ ottima opzione per oggetti in rapido movimento e gli sport d’azione. Come accennato, tuttavia, ActiveTrack non funziona in queste modalità.

    I files video sono limitati ad un massimo di 8 bit di profondità di colore, campionamento 4:2:0 ed un bit rate di 150 Mbps. Senza la modalità video a 10 bit, non c’è molto range per regolare l’esposizione in post-produzione, quindi è preferibile impostarla in maniera corretta prima di avviare la registrazione. Viene fornito con una modalità D-Cinelike che aiuta ad aumentare la gamma dinamica, migliorando la resa delle immagini in post produzione.

    Come con un qualsiasi sensore di piccole dimensioni, la sensibilità in condizioni di scarsa illuminazione è decente ma non eccezionale. Raffrontato con un Mavic 3, nelle scene girate in notturna, il video del Mini 3 Pro risulta, ovviamente, molto meno chiaro e con più rumore.

    A differenza dei video, le foto scattate in modalità RAW (DNG), sono molto più manipolabili, permettendo di correggere facilmente le foto sovraesposte/sottoesposte. Le foto a 48 megapixel sono molto nitide e, con la modalità da 12 megapixel abilitata, le immagini RAW mantengono dettagli extra anche in condizioni di scarsa illuminazione.

    Nel complesso, anche se la qualità dell’immagine non è perfetta, giova ricordare che si tratta di un drone leggero da € 839 che oltre a battere tutti gli altri modelli della stessa categoria, supera anche molti droni più pesanti.

    Conclusione

    Mini 3 Pro di DJI è il nuovo re dei droni leggeri. È adatto per gli sport d’avventura, la natura, l’escursionismo ed altro ancora, grazie all’impressionante Activetrack ed al sistema di evitamento ostacoli APAS 4.0. È anche un’ottima fotocamera per scatti ad uso social che per attività professionali.

    Il suo principale concorrente è l’ Autel Evo Nano Plus da € 1.099, attualmente il miglior drone leggero disponibile. E’ dotato di un sensore della fotocamera da 48 megapixel da 1 / 1,27 pollici, di un sistema di evitamento degli ostacoli a tre vie, tracciamento del soggetto ed altro ancora, ma la durata della batteria è di soli 28 minuti, le riprese video sono limitate a 4K 30p, senza l’ opzione 120fps e non vi è la possibilità di avere un radiocomando con display integrato.

    Il nuovo DJI Mini 3 Pro, è disponibile a partire da € 839 nella versione base ed a € 1009 nella versione con il nuovo controller RC. Con la versione combo, ad un costo di € 180, è possibile acquistare un kit che comprende un hub di ricarica bidirezionale, due batterie normali, due set di eliche ed una borsa a tracolla.

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